jooklum_1.png

 

La storiaJookLum.png

Nel periodo Yung Yen della dinastia Ching (1804) un bambino di nove anni fu ordinato "Som Dot" e divenne un monaco buddhista del Tempio della Bamboo Forest situata sul monte Dragon Tiger (Long Fusan) nella Provincia di Jangxi.

Dopo aver cominciato il terzo stadio del suo prelato da Buddhista passò molti anni a girovagare come un monaco itinerante prima di tornare alla foresta Dragon Tiger. Com'era sua abitudine andò nella foresta di Bamboo, intorno al Tempio per meditare, dove venne disturbato da un uccellino che cercava invano di catturare una mantide religiosa. Notando le veloci e potenti azioni dell'insetto, decise di studiarne i movimenti ed incorporarli, dopo tre anni, nel suo allenamento di Kung Fu.

Ogni anno i Monaci si riunivano costantemente per mettere alla prova le loro capacità: Som Dot come Monaco non era ancora noto per la sua potenza fisica e assisteva quell'anno agli scontri degli altri Monaci fino a che i più abili e forti vennero eliminati da colui che sarebbe stato eletto "il Combattente dell'anno". Quando la garà finì, venne eletto il campione. Som Dot fece un passo avanti per provare la sua nuova tecnica della Mantide Religiosa. Nessuno lo prese sul serio e solo quando l'Abate gli diede la possibilità di difendersi, combattè e vinse il Campione.

Tutti furono molto sorpresi della nuova e poco comune tecnica. Quella stessa sera l'Abate fece convocare Som Dot in gran segreto e gli fece delle domande sulla sua nuova Arte. Dopo aver raccontato ogni cosa all'Abate i due si accordarono e per tre anni, in segreto, l'Abate aggiunse lo stile di Som Dot ai suoi allenamenti interni ed esterni.

Molto tempo dopo Som Dot divenne l'Abate del "Jook Lum" del Tempio della foresta di Bamboo. Siccome Som Dot ed il suo stile non erano noti, chiamò la tecnica semplicemente "Pugno della Mantide Religiosa". Nel 1863 Som Dot insegnò il suo stile ad un monaco, Lee Siem, il quale a sua volta rinominò la tecnica in onore del suo insegnante "Mantide Religiosa del Tempio Jiangxi Jook Lum", nome che commemorava le sue origini. Il Monaco Lee Siem a sua volta insegnò lo stile ad un altro Monaco di nome Lam Sang.

Insieme, alla fine degli anni 20 del secolo scorso, il Monaco Maestro Lee Siem ed il suo giovane studente Lam Sang, costruirono il Tempio "Tsuen Wan Jook Lum" ad Hong Kong che è tutt'oggi una grande attrazione turistica. Alla fine degli anni 40 il giovane Lam Sang, divenuto Maestro, partì per New York. Quando morì nel 1991 aveva insegnato a centinaia di studenti ed accolto venti discepoli personali che mantengono ancora oggi viva la Tradizione.

Dall'esempio di Som Dot notiamo che "L'intento del Guerriero" è fondamentale - niente per esibizionismo, tutto per l'utilità dell'autodifesa.

Da questo deriva il detto (la traduzione non rende bene l'originale): 
"Mano a mano, cuore a cuore, tu non vieni io non comincio, tu cominci io ti colpisco e continuo a farlo finchè non vedo il rosso (sangue)."


Storia della Mantide Religiosa del Sud

Se la Mantide Religiosa del Nord è l'epitomo del Kung Fu largamente diffuso, si può affermare con certezza che la vera controparte del Sud ne rappresenta l'aspetto più segreto.
Lo stile del Sud sviluppato dai Cinesi Hakka, nasce dalla necessità di un metodo di difesa personale realmente efficace per proteggersi dall'intolleranza delle altre popolazioni indigene della provincia Kwangsi (Kwong Sai).

Poco si sa riguardo alle origini, ma lo stile evidenzia nell'allenamento elementi presi da sistemi Lamaistici (Tibetani), nonchè stretta aderenza con la filosofia Taoista (yin yang).

I praticanti di questo stile sono abili nel Dim Mak (tecniche del tocco mortale), usano metodi di attacco nascosti e sono profondi conoscitori delle arti guaritive. Nominalmente si svilupparono due scuole, la "Chu" e la "Chow", che per affinità tecnica usarono per il loro sistema lo stesso nome"Foresta di Bambù".

La segretezza che circonda lo stile della Mantide Religiosa della foresta di Bambù è ricca di miti e leggende, per la maggior parte iniziati e diffusi dagli stessi praticanti. Diventare uno studente di questo sistema è estremamente arduo e consiste niente di meno che nell'essere adottato dal Maestro dedicandogli la propria vita. Nella scelta dei discepoli persino i legami familiari diventano secondari all'attitudine ed alla prontezza mentale.
La Mantide del Sud, al contrario dello stile del Nord raramente privilegia un solo tipo di tecnica,  infatti sono altrettanto usati numerosi movimenti di intrappolamento e controllo. Il tipico pugno chiuso di altri stili è assente in quello del Sud che adotta e favorisce, invece, il "Pugno della Mantide" e, una variante, del "Pugno del Leopardo" dal quale differisce per la concentrazione della forza d'impatto, non più sull'intera mano ma su di un solo dito. Le posizioni sono basse o intermedie, comunque fermamente ancorate al terreno. C'è un grande utilizzo di ginocchia, gomiti, e potenti calci bassi, poche finte o colpi distrattivi e comunque il tutto finalizzato all'espressione del 100% della potenza, quindi potenzialmente letale.

Si ritiene che almeno parte del sistema del Sud fu risultato diretto del tentativo di contrastare una oppressione politica durante la metà del XIX secolo, ipotesi ulteriormente avvalorata dalla natura segreta della Setta. Il sistema della Mantide Religiosa della Foresta di Bambù utilizza filosofie di combattimento comuni con il Wing Chun e con lo stile del Sopracciglio Bianco, già evidentemente simili tra loro per molte tecniche. Questa somiglianza supporta l'idea di un forte scambio di informazioni tra queste scuole.


N.B. Le informazioni sopra riportate sono volutamente sintetiche. Per un maggior approfondimento dello stile si invita a visitare il sito ufficiale www.southernprayingmantis.com e il sito dell'attuale Caposcuola Mondiale www.masterginfoonmark.com

 
jQuery Menu by Apycom