
Nel lontano 1966, a 9 anni, fui presentato ad un cinese di nome Tang Yun-Kuo che praticava massaggi terapeutici a persone con problemi fisici. Tang si rivelò successivamente essere un esperto insegnante di arti marziali cinesi; con la curiosità e l’entusiasmo tipici dei bambini, imparai i primi rudimenti di un KungFu tradizionale che aveva un nome piuttosto esotico, il NanXi Chuan (Nanjii).
Per circa sette anni fui sottoposto ad allenamenti tradizionali molto faticosi ed impegnativi, nonché all’insegnamento della filosofia collegata al KungFu che stava imparando. Mentre gran parte dei bambini miei coetanei prediligeva giocare al calcio, mi allenavo intensamente, in un contesto simile a quello di un monastero cinese. Questa pratica continua mi permise di assorbire in pochi anni una conoscenza del KungFu tale che altri impiegherebbero una vita a far propria.
Tang Yun-Kuo aveva un amico che sicuramente era stato allenato da un Maestro dello stile Choy Li Fut (da lui chiamato Cah Li Fa). Questo insegnante si chiamava Wai Lai Hong e da lui appresi i rudimenti del suo stile, appunto il Cah Li Fa, mentre Tang insegnava i concetti dello stile Hung Kuen o Hung Gar, e cercava di spiegare le basi, i concetti e le derivazioni di un altro stile, il Bakua; voleva far capire ai suoi allievi le differenze tecniche di questi due stili meravigliosi.
Il Maestro Wai Lai Hong fece prendere lezioni agli allievi, quando era possibile, dal suo amico insegnante, Liu, ma chiamato dagli studenti semplicemente Li. Quest’ultimo aveva imparato lo stile (che chiamava Xing Yi), da un istruttore di scuola del Maestro Kwo Lu Yen, da lui chiamato Sifu Kwo. Come spiegato dagli allievi anziani di Sifu Tang Yun-Kwo, egli aveva studiato lo stile dell’ Xing Yi con un istruttore anziano (si diceva della “Cerchia Interna”) del famoso Maestro Guo Yun Shen.
Molto tempo più tardi questi stili sono stati ripresi con un altro Sifu, chiamato Shau Wei Lie. Avevo avuto modo di ascoltare delle strane storie su questo Sifu, riguardanti il suo kwoon e da chi avesse appreso il suo stile: si raccontava fosse stato allievo e poi discepolo di un allievo diretto di un SiHing (istruttore graduato) nella scuola di Sun Lu Tang dove aveva imparato il Pakua, il Tai Chi, ed il ChiKung. Le sue lezioni inizialmente molto particolari talvolta apparivano ai giovani allievi quasi “assurde”.
Ho avuto la fortuna di vedere l’utilizzo della sciabola grande, detta del “Drago impetuoso” (per giunta molto difficile nel suo utilizzo), e allenarmi con questi insegnanti. Appresi questi nomi con molta difficoltà a causa delle resistenze di Tang nell’indicarli e nello spiegare gli stili da loro praticati.
Questi Sifu non sono stati citati nel mio curriculum marziale (perché a mala pena ne conoscevo il nome); con il tempo, però compresi lo stile praticato e le tecniche insegnate ma non avendo altre informazioni certe preferisco non citarli.
Purtroppo però il maestro Tang, che già in passato si era spostato da un Paese all’altro, decise nuovamente di emigrare e partì accomiatandosi dai propri allievi. Sul momento, ero alla soglia dei 18 anni, mi sentì sperduto senza più il suo punto di riferimento nelle arti marziali; così, negli anni successivi, provai più volte a cercare un nuovo insegnante di KungFu tradizionale.
Tang Yun-Kuo mi aveva insegnato un buon KungFu, ma era uno stile molto particolare, quello della mantide del sud, che in quegli anni non praticava nessun altro in Italia, al punto da venir spesso etichettato dagli esperti italiani come un’invenzione! All’epoca, infatti, in Italia tutti erano convinti che esistessero esclusivamente stili di mantide originari della Cina del nord.
Spaesato, dubbioso ed incerto sul da farsi, trovai conforto nel praticare sotto la guida di un Maestro italiano, Edoardo Zappalà, che insegnava però la mantide del nord. Anch’egli aveva imparato direttamente da due cinesi ma era diventato particolarmente bravo nelle applicazioni marziali del KungFu. Gli anni trascorsi sotto la guida di questo Sifu, mi permisero di acquisire una concezione più “pratica” del KungFu che lo rese ancora più efficace in combattimento, e mi valsero la qualifica di Istruttore riconosciuto dal CONI, nel 1981.
Anni dopo, divenuto Istruttore di KungFu tradizionale cinese, lasciai la scuola e lo stile della mantide del nord del Maestro Zappalà: dentro di me sentivo che mancavano gli aspetti filosofici e salutari legati all’arte marziale, ma dovetti promettere di non insegnare mai più ad alcuno quello stile di KungFu.
Votato a rispettare la parola data, decisi così di fondare la mia scuola, riprendendo la pratica e gli insegnamenti trasmessi dal mio primo Maestro cinese, Tang Yun-Kuo. Purtroppo, negli anni della prima gioventù, avevo potuto apprendere solo una parte dell’enorme bagaglio di conoscenze dello stile NanXi Chuan (NanJii – uno Shaolin di famiglia) e del Nan TangLang Pai (KungFu della mantide del sud); decisi così di portare avanti e di insegnare i due stili del mio primo Maestro, senza però poterne rivendicare la discendenza “pura” ed originale, come avviene in altri casi. Per lo stesso motivo, nel 1994 sostenni gli esami presso il CONI per il riconoscimento della qualifica di Maestro.
Negli anni successivi, attraverso la pratica e l’esperienza, ho portato avanti un lavoro di approfondimento e consolidamento della conoscenza di questi stili grazie allo studio e al costante lavoro su di essi.
Durante gli anni da Istruttore prima e da Maestro poi, ebbi anche la fortuna di incontrare altri Maestri di alto livello, che contribuirono ad un’ulteriore crescita nel KungFu. In particolare Zhong Lian Bao, caposcuola di Qi Xing TangLang Quan (Mantide delle Sette Stelle), anch’egli insegnante di uno stile di mantide del nord, sotto il quale rimasi per due anni. Ebbi infatti l’onore di approfondire con importanti maestri di KungFu quali il M.° Chiu Chi Ling, M° Liu Yu Fa, M° Ng Shao Yin, M° Liu Tien She, M° Cao Wei Min, M° Xu Hao, M° Zhang Zheng, M° L.D. Tho ed altri.
Nel 1998, tramite l’emergente tecnologia di Internet, venni a sapere dell’esistenza negli Stati Uniti di una Scuola che praticava uno stile di mantide del sud detto del “Tempio della Foresta di Bambù” diretta da Grand Master Gin Foon Mark. Questo Maestro cinese, che ormai da anni viveva a Minneapolis, nel Minnesota, dichiarava di praticare proprio uno stile di mantide del sud. Finalmente fu l’occasione di provare, dopo tanti anni di ricerche, che ciò che mi era stato insegnato dal mio primo Sifu non era un’invenzione e che esistevano stili di mantide originari del Sud della Cina.
L’incontro con questo nuovo Maestro, letteralmente un emblema del KungFu, è stato per me la chiave di volta di una vita interamente dedicata alle arti marziali. Nei primi tre anni, non potevo nemmeno avvicinare Master Mark; ero solo un allievo che doveva ancora dimostrargli di meritare la sua fiducia. Avevo soltanto il permesso di allenarmi duramente, nelle ore che consentiva il Maestro, ovvero di mattina, di giorno o di notte; per potermi allenare più assiduamente, dormivo direttamente all’interno della sala di allenamento (il kwoon). Solo dopo aver dimostrato serietà e lealtà come praticamente, il Maestro mi accettò quale allievo, sottoponendomi ad un esame molto particolare, chiamato “il Passaggio della Prima Porta”. Master Mark riteneva infatti che questo fosse l’unico modo per mantenere integro ed originale lo stile da lui insegnato.
Dal primo incontro – fino alla scomparsa di Master Mark – sono andato ogni anno a Minneapolis per allenarmi sotto la guida del Gran Maestro e per dedicarmi all’apprendimento del Kwong Sai Jook Lum Tong Long Pai (Kwong Sai Jook Lum Southern Praying Mantis), per poterlo poi diffondere in Italia e in Europa quale rappresentante unico autorizzato da Master Gin Foon Mark all’insegnamento del suo stile. Parallelamente, continuo ad insegnare e praticare anche i due stili originariamente insegnatigli da Tang Yun-Kuo negli anni Sessanta, ovvero il Nan TangLang Pai e il NanXi Chuan.

